ZONA DI COMFORT: SIAMO SICURI CHE SIA NECESSARIO ABBANDONARLA?

Molte discussioni diventano interminabili quando si inizia parlare della necessità di uscire dalla propria zona di comfort.

Questo termine negli ultimi anni è diventato inflazionato!

Viene utilizzato da moltissime persone senza conoscerne davvero il significato e l’importanza.

Tutti dicono di uscire dalla tua zona di comfort se vuoi crescere, se vuoi migliorare, ma spesso chi lo dice è il primo che non lo fa, non certo per cattiva volontà bensì perché davvero non possiede gli strumenti per farlo.

Il primo grande mito che voglio distruggere è che dalla zona di comfort non si esce perché oggi ci va di farlo o perché si cresce cimentandosi con delle situazioni che non si conoscono. 

Misurandoti con le novità senza avere gli strumenti per farlo o senza aver chiaro il perché lo vuoi fare, rischi davvero di farti male.

Dalla zona di comfort si esce solo in base a 2 principi:

  1. ho un chiaro motivo per farlo
  2. l’obiettivo finale è ritornare nella mia zona di comfort ampliata

IL MOTIVO PER USCIRE DALLA ZONA DI COMFORT

L’aspetto fondamentale della vita di ogni uomo è che in ognuno di noi esiste un’eterna lotta tra piacere e dolore.

Cosa condiziona di più le tue scelte… il piacere che vuoi provare o il dolore che vuoi evitare?
Ecco un paio di esempi per spiegarmi meglio:

  • vuoi mangiare del “cibo spazzatura” ma sai che non va bene per la tua salute: scegli il piacere che ti dà mangiarlo, o lo eviti perché sai che ti farà male?
  • vorresti andare a correre più spesso: fai vincere dentro di te il piacere dell’ozio o la consapevolezza che fare sport aiuta a prevenire le malattie?

Le scelte di molte persone sono influenzate da questi due aspetti in modo inconsapevole e, come potrai ben immaginare a questo livello vince sempre l’aspetto meno faticoso, cioè il piacere, quindi verosimilmente:

  • mangerai spesso cibo spazzatura
  • non andrai a correre

Di contro è proprio un uso consapevole di queste 2 forze che ci aiuta a fare la differenza.

Dolore e piacere possono essere usati come tuoi alleati sfruttando quello che definisco “l’effetto leva”.

L’effetto leva funziona così: metti a fuoco cosa ha più effetto su di te tra dolore e piacere, fai chiarezza sul perché per te è più importante andare verso l’uno o verso l’altro.

Maturando questo tipo di consapevolezza ti aiuti a realizzare cambiamenti importanti senza restare intrappolato in conflitti interni tipo: 

  • avrei potuto fare di più ma non l’ho fatto
  • ogni anno le migliori promesse per poi non modificare nulla nei risultati
  • come posso fare per cambiare le cose

LE DOMANDE GUIDA

Eccoti una serie di domande guida a cui rispondere per ricalibrare la scala dei tuoi valori, delle tue priorità, per realizzare più velocemente, e in modo duraturo, i cambiamenti che vuoi ottenere nella vita e nella tua attività!

Alcune domande che fanno leva sul dolore:

  • Qual è il prezzo che pagherai nel lungo periodo se continuerai ad avere quel determinato comportamento?
  • Qual è il prezzo che stai pagando già ora?
  • Qual è il prezzo che pagano le persone intorno a te a causa di quel comportamento?

Ed eccone altre che sfruttano la leva piacere:

  • Cambiare quel comportamento cosa migliorerà nella tua vita?
  • Cosa migliorerà nella vita delle persone a cui vuoi bene?
  • Come ti sentirai dopo aver attuato quel cambiamento?
  • Cosa ne guadagnerai?

Questo è un esercizio che puoi fare per te stesso, per influenzare il tuo livello di motivazione e realizzare il prima possibile i cambiamenti di cui hai bisogno e per scoprire il vero motivo che ti spinge all’azione, cioè ad uscire dalla tua zona di comfort e ad abbandonare i tuoi vecchi schemi di comportamento.

Riassumendo, imparando ad usare queste 2 forze, consapevolmente, potrai, per migliorarti, essere mosso da dolore o piacere, ma anche se tu fossi mosso dalla leva del piacere, sarebbe un piacere “consapevole” che ti guiderebbe ad abbandonare la tua zona di comfort e i tuoi risultati attuali sia nel lavoro che nella vita. 

Questo accadrebbe perché non saresti più guidato dalla comodità di non fare nulla di nuovo, bensì dalla volontà di definire e raggiungere nuovi traguardi, in ogni ambito della tua vita, perché avresti ben in mente cosa migliorerebbe nella tua vita e cosa ne guadagneresti.

 

Per la leva dolore, invece, dovrebbe esserti tutto molto più chiaro perché, il più delle volte, cerchiamo un cambiamento o un evoluzione per evitare ulteriori sofferenze.

CHE SIGNIFICA RITORNARE NELLA ZONA DI CONFORT AMPLIATA?

Un altro aspetto tipico del genere umano è che dopo aver perseguito l’evoluzione personale ogni individuo sente la necessità di vivere nuovamente nelle proprie sicurezze (dopo l’evoluzione che è chiaramente un periodo di incertezza).

Questo principio presuppone l’idea che alla fine ognuno di noi torni nella propria zona di comfort, dopo esserne uscito, quasi come una sorta di effetto elastico che prima mi spinge fuori e poi mi riporta dentro.

Il ritorno nelle proprie sicurezze, dopo aver imparato ad utilizzare l’effetto leva per i concetti di dolore e piacere, non sarà più lo stesso o meglio sarà la mia zona di comfort a non essere più la stessa!

Riprendendo gli esempi fatti prima (cibo spazzatura e attività fisica), dopo aver stabilito che è meglio alimentarsi bene e fare attività fisica le mie certezze riguardo a questi specifici argomenti chiaramente saranno diverse.

Saprò con estrema precisione perché è importante alimentarsi bene ed allenarsi e queste mie nuove consapevolezze diventeranno parte della mia comfort zone, ampliandola.

INTENDERE LA COMFORT ZONE IN QUESTA MANIERA È L’UNICA POSSIBILITÀ PER VIVERE UNA VITA RICCA

L’obiettivo diventa ampliare costantemente la mia confort zone (perché ricorda amiamo vivere nelle nostre certezze) ma per ampliarla devo periodicamente uscirne per aggiungere un pezzetto di conoscenza al mio sapere.

Se so il perché devo farlo (cosa voglio migliorare o imparare) l’uscita non sarà mai faticosa bensì diventerà un momento di crescita perché sarò padrone degli strumenti necessari per “appropriarmi di qualcosa” che mi servirà ad ampliare le mie conoscenze e, quindi, per far si che sempre più situazioni diventino per me nuove certezze.

Se sposi questo concetto capirai che finché vivi hai il dovere verso te stesso di ampliare la tua zona di comfort.

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1 commento su “Zona di comfort: siamo sicuri che sia necessario abbandonarla?”

  1. Si.! Per me a stato molto interesante.
    Sono in un periodo che mi fa pensare come faro di uscire anche io da la zona di confort. Poi la solitudine ti fa pensare la tante cose e di non fare nesun cambiamento. Spero di uscire subito! Grazie per il vostro consiglio.

I commenti sono chiusi.